sabato 29 ottobre 2022

Respirazione yogica completa tra la Terra e il Cielo

 


Finora vi ho parlato di come l'arrivo dell'Autunno può influenzare i nostri corpi innescando processi metabolici che, con le giuste accortezze, possiamo contrastare o equilibrare, a seconda dei casi. Ci siamo soffermati sul messaggio che porta in sé questa stagione e che, una volta compreso, possiamo incanalare a nostro vantaggio per fare ordine e chiarezza nella nostra vita, nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Ci siamo avvalsi delle preziose conoscenze dell'Ayurveda per interpretare e mitigare gli effetti sul nostro corpo dettati dagli elementi predominanti in questa stagione (Aria, Etere = Vata) ed infine, attraverso pratiche gentili e adatte anche a chi non ha mai praticato yoga, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare una efficace mudra abbinata ad una visualizzazione che potrebbe introdurci ad una pratica più assidua della meditazione.
Questa volta vorrei illustrarvi una pratica di facile esecuzione anche per i principianti e dai molteplici effetti benefici: la Respirazione yogica completa tra la Terra e il Cielo.

Si tratta di una tecnica di Pranayama (controllo del respiro/energia vitale) in grado di introdurci a quella che nello Yoga è chiamata la "respirazione perfetta" ovvero, quella data dall'unione delle tre fasi respiratorie: quella addominale, quella toracica e quella clavicolare.
La maggior parte delle persone abitualmente non respira come dovrebbe, ciò può essere dovuto a posture scorrette e/o a stati d'animo che hanno preso il sopravvento ma, attraverso questa tecnica di respirazione, con il tempo, potremo andare a sciogliere eventuali tensioni limitanti per la corretta espansione del diaframma, del torace e della parte superiore del petto, consentendo al respiro di fluire liberamente e in modo spontaneo. Allo stesso modo consentiremo alla nostra energia vitale (prana) di muoversi agilmente all'interno del nostro corpo, il quale ne trarrà giovamento anche a livello fisico. Infine, concentrandoci sul respiro, allontaneremo i pensieri e calmeremo la nostra mente, sempre troppo impegnata. 

Eseguiremo questa tecnica di Pranayama abbinata a dei facili movimenti del corpo e più nello specifico della schiena e delle braccia.
In questa stagione è facile avere le articolazioni doloranti e, soprattutto la mattina presto, sentirsi più legati che mai ed in questo modo andremo a riscaldare ed elasticizzare tutta la colonna vertebrale in modo gentile. Il movimento delle braccia, oltre a sollecitare le articolazioni e l'apertura delle spalle, ci permetterà di incrementare l'espansione della cassa toracica con il beneficio di mantenere più ossigenati e sani i nostri polmoni, anch'essi interessati dagli effetti della stagione autunnale.
Infine, il movimento verso il basso e verso l'alto, oltre a sollecitare tutta la catena muscolare posteriore e gli organi interni dell'addome, a livello simbolico ci permetterà di rendere omaggio agli elementi Etere e Aria (Cielo) protagonisti dell'Autunno, e alla Terra, particolarmente utile in questo periodo per radicarci e contrastare quelle sensazioni di confusione o perdita di punti di riferimento che ogni tanto potrebbero farsi sentire.

ESECUZIONE

Per tutta la durata della pratica adotteremo una respirazione nasale. Ci posizioniamo in piedi, le ginocchia sono morbide, la schiena dritta, i piedi aperti quanto le nostre anche e le mani giunte davanti al petto. Chiudiamo gli occhi. Inspirando, dapprima gonfiamo l'addome, poi il torace e nel frattempo iniziamo lentamente a stendere le braccia, sempre con le mani in gesto di preghiera, verso il Cielo. Una volta stese completamente, continuando l'inspirazione, le apriamo verso l'esterno incrementando l'espansione della cassa toracica e portando il respiro fino al di sotto delle clavicole. Tratterremo il respiro giusto il tempo di ricongiungere le mani a braccia tese al di sopra della testa e di riportarle a preghiera davanti al petto. A questo punto, espirando lentamente (dall'alto verso il basso), iniziamo con il piegare il capo in avanti e poi, vertebra dopo vertebra, arrotoleremo tutta la colonna mantenendo le mani sempre a preghiera davanti al petto. Quando arriveremo al massimo del piegamento in avanti stendiamo le braccia verso la Terra e apriamole quanto possibile fino a completo svuotamento dell'aria dall'addome. Tratteniamo il respiro il tempo di ricongiungere le mani, portarle al petto e srotolare la colonna per riportarci nella posizione iniziale.  
Eseguiamo dagli 8 ai 15 respiri. Durante la pratica manteniamo l'attenzione al nostro respiro cercando di rispettare le fasi della respirazione yogica completa, ovvero: inspiro e mando aria prima all'addome, poi al torace e infine sotto le clavicole; espiro e tolgo aria prima abbassando le clavicole, poi sgonfiando il torace ed infine l'addome.

Questa pratica non ha particolari controindicazioni, tuttavia, in caso di fastidi o patologie a carico della colonna vertebrale, eseguiamola con le ginocchia leggermente piegate. All'inizio potrebbe risultarti strano respirare in questo modo ma sii gentile con te stessa/o e impara a darti tempo. Con la pratica diverrà sempre più facile fino a diventare perfino naturale.

Praticarla anche per pochi minuti ogni mattina ti aiuterà ad affrontare la giornata in modo migliore quindi non esitare a condividerla con chi ami!

Pace e gioia
Devi Pritam

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