martedì 11 settembre 2012

Navaratna - Il gioiello dagli effetti benefici

Tra i più noti monili orientali troviamo il Navaratna, dal sanscrito nava che significa "nove" e ratna "gioiello", composto da nove gemme ognuna delle quali rappresenta uno dei 9 pianeti in astrologia vedica (*).
E' possibile trovare anche il Saptaratna (7 gemme), Pancharatna (5 gemme) ed il Triratna (3 gemme) ma tra tutti i gioielli è il Navaratna quello considerato dall'antica tradizione indiana come portatore di buona fortuna per la sua influenza favorevole sulle energie planetarie.
Sebbene sia impossibile risalire all'origine dell'uso delle “nove gemme”, tutti i gioielli così creati sono considerati sacri
in quasi tutti i paesi asiatici, anche diversi tra loro per religione o cultura, come India, Nepal, Sri Lanka, Myanmar, Indonesia, Tailandia e Malesia, etc...
Tra tutti questi luoghi spicca l'Indonesia in cui il Navaratna rappresenta, non solo un gioiello Reale - ossia facente parte dei gioielli del Sovrano - ma è soprattutto un gioiello che viene donato dal Re come una delle massime onorificenze.
Inoltre, secondo l'astrologia Hindu, la vita sulla terra è governata da nove forze chiamate “navagrahas”, che influenzano la vita delle persone a seconda di come si posizionano nel loro cielo. Indossarlo significa quindi attirare l'equilibrio energetico della terra.

Non solo, tutti i Navaratna sono considerati portatori di buona fortuna, capaci di allontanare le forze negative, grazie alla loro influenza favorevole sulle “navagrahas” infatti viene spesso regalato agli sposi il giorno delle nozze in quanto è visto come simbolo di buon auspicio, portatore di fertilità, tranquillità e felicità.

La tradizionale disposizione delle nove pietre vede sempre il Rubino – che rappresenta il Sole, in sanscrito Surya - al centro, circondato (in senso orario a partire dall'alto) da un diamante (Venere/Shukra), una perla naturale (Luna/Chandra), un corallo rosso (Marte/Mangala), un'hessonite (rappresenta Rahu – il nodo lunare ascendete), uno zaffiro blu (Saturno/Shani), un occhio di gatto (Ketu – il nodo lunare discendente), uno zaffiro giallo (Giove/Brhaspati) ed uno smeraldo (Mercurio/Budha).

Per tradizione solo un rubino o uno spinello rosso possono occupare la parte centrale di tutti i Navaratna in quanto, come il Sole occupa il centro del sistema solare, così il rubino, che lo simboleggia, occupa il centro dei Navaratna: non posizionare il rubino al centro significherebbe agire contro natura.

Ogni gemma nel Navaratna ha poteri benefici specifici:
RUBINO :
dona energia, forza, coraggio e determinazione.
DIAMANTE :
dona serenità e concentrazione, utile contro la fragilità emotiva.
PERLA :
può dare forza e sostegno al cuore e sono spesso utilizzate in Ayurveda (**).
CORALLO ROSSO :
può allontanare e curare malattie e migliorare la memoria.
HESSONITE :
protegge da sostanze velenose e spiriti maligni.
ZAFFIRO BLU :
migliora l'intuito (per il colore blu è considerata il colore "dell'illuminazione"), ed aumenta la devozione.
OCCHIO DI GATTO :
per alleviare la tensione psichica ed eliminare le paure
ZAFFIRO GIALLO :
è utilizzato per pratiche occulte ed energetiche.
SMERALDO :
è un antidoto per problemi di stomaco, punture e morsi di animali e insetti.
 
Secondo la medicina Ayurvedica (**) il corpo umano è formato da 9 Dhatu, o componenti: carne, capelli, pelle, sangue, ossa, midollo, grasso, seme, e forza vitale.
Nel Tantra Sara, uno dei testi Tantrici più importanti, è scritto che "il corpo umano è un isola di 9 gemme" e queste 9 gemme sono messe in rapporto con i 9 Dhatu.
Alla carne corrispondono lo Zaffiro giallo o bianco, ai capelli lo Zaffiro blu, alla pelle l'Occhio di Gatto, al sangue il Corallo, all'osso il Diamante, al midollo lo Smeraldo, al grasso l'Hessonite, al seme la Perla, all'energia vitale il Rubino.
E' un fatto noto che le posizioni dei pianeti continuano a cambiare. Secondo l'astrologia vedica (*) gli effetti contrastanti dei pianeti possono essere bilanciati dall'effetto benefico dei gioielli Navaratna indossandoli.


Il Navaratna è presente in diversi tipi di ornamenti tra cui collane, anelli, bracciali, cavigliere, ciondoli ed in tutti questi gioielli dovrebbe essere incastonato preferibilmente in oro o argento.
Quando si acquista, o si riceve in dono, un Navaratna sarebbe bene effettuare prima la pulizia e la ricarica delle pietre (***) e poi indossare il gioiello recitando personalmente il Navaratna Mantra:


"Om brahma murari, tripuranta-kari, Om Brahma Murari, tripuranta-kari,
bhanu, shasi, bhoomi-suto, buddhas-ca, Bhanu, Shasi, Bhoomi-Suto, buddha-ca,
gurus-ca, shukra, shani, rahu, ketavah, guru-ca, Shukra, Shani, Rahu, ketavah,
kurvantu sarve mama su prabhatam kurvantu sarve prabhatam su mama."

"Invoco la Divinità Suprema, che è creatore, manutentore e distruttore dell'Universo,
e le divinità che presiedono il Sole, la Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno,
i pianeti e ombra Rahu e Ketu. Possano loro elargire benedizione su di me."
 
 

A grande richiesta cito un negozio a Roma che vende diverse tipologie di Navaratna:
Exotic S.R.L
Via Napoleone III, 10/c
00185 - Roma
+39 06 44533334
 

(*)    Che deriva dai Veda, un'antichissima raccolta di testi sacri indiani.
(**)   L'Ayurveda è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall'antichità.
(***)  Per pulire e ricaricare le pietre mettere il gioiello sotto l'acqua corrente per alcuni minuti, asciugarlo delicatamente e lasciarlo esposto alla luce del Sole per qualche ora (non diretta!). Una volta ricaricato attraverso i raggi solari dovremmo tenerlo gentilmente racchiuso fra le mani, recitare il Navaratna Mantra e poi indossarlo. E' possibile effettuare la pulizia e la ricarica ogni qual volta ne sentiamo la necessità, in particolare se è venuto a contatto con le mani di altre persone.  






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