Se avete già partecipato ad una lezione di Yoga avrete sicuramente notato che ci sono àsana (posizioni) che richiedono una maggiore stabilità dei piedi per poter essere eseguiti correttamente, per non parlare poi delle vere e proprie posizioni di equilibrio. Che siate alle prime esperienze o praticanti più esperti di Yoga, non tutti conoscono o hanno sentito parlare del Pada Bandha, la pratica di attivazione degli archi plantari.
I nostri piedi, oltre ad essere fondamentali per camminare, correre, stare in posizione eretta, quando sono in buona salute, possono evitarci parecchi disturbi. Ad esempio, uno squilibrio a livello dei piedi, può causare problemi alle ginocchia, al bacino e alla schiena poiché, per compensare un errato appoggio dei piedi, il corpo si assetta in modo errato, con la conseguenza di assumere una postura scorretta.
"Se le fondamenta non sono stabili, forti e allineate il Tempio
è più fragile e crolla più facilmente" (B.K.S. Iyengar)
è più fragile e crolla più facilmente" (B.K.S. Iyengar)
Lo Yoga ci aiuta ad acquisire una maggiore consapevolezza dei piedi e di conseguenza a migliorarne l'appoggio e la stabilità, aspetti fondamentali per assicurarci il corretto allineamento del corpo sia durante la pratica Yoga che nella vita di tutti i giorni.
Praticando il Pada Bandha ben presto inizieremo a notare dei cambiamenti, le dita dei piedi diverranno più mobili aumentando l'apertura, l'aderenza e la percezione di radicamento.
Prima di vedere come si esegue l'attivazione degli archi plantari dobbiamo conoscerli. Sotto i nostri piedi ne sono presenti 3 e sono:
- mediale, parte dalla base dell'alluce fino al centro del tallone
- laterale, dalla base del mignolo arriva al centro del tallone
- trasverso, che unisce la base dell'alluce a quella del mignolo.
COME SI ESEGUE PADA BANDHA
Ci portiamo in posizione eretta, i piedi aperti quanto le nostre anche. Li osserviamo, devono essere paralleli e ben allineati. A questo punto alziamo le dita verso l'alto cercando di percepire l'attivazione dei 3 archi plantari (immaginando di creare un vuoto a cupola sotto i nostri piedi) ed il peso del corpo ben distribuito al centro. Mantenendo gli archi attivi allarghiamo le dita il più possibile e riportiamole lentamente in appoggio. Questo è Pada Bandha! 😉
All'inizio potrebbe non risultare semplice ma possiamo provarlo anche in altre posizioni, soprattutto quelle di equilibrio, dove sarà più evidente la differenza di stabilità.
Una volta imparato, il passo successivo sarà quello di integrarlo nell'esecuzione di tutti gli àsana, portando spesso l'attenzione ai nostri piedi ed alla sua corretta esecuzione.
Cosa ne pensate? Lo conoscevate già? Attendo i vostri commenti...intanto buona pratica!
Pace e gioia
Devi Pritam 🙏
Nessun commento:
Posta un commento