Per la religione induista, Om Namah Śivaya è uno dei mantra più celebri nonché il mantra shivaita (*) per eccellenza. Questa formula sacra sanscrita può essere tradotta come "Signore, sia
fatta la Tua volontà" oppure "Mi arrendo a Te, Dio" ed è considerato uno
dei mantra più completi e potenti.
Vediamo ora il significato che hanno ognuna delle parole o sillabe che lo compongono. La prima è la sacra sillaba mantrica Om o Aum, il suono primordiale, che viene usato abitualmente come prefisso nella maggior parte dei mantra induisti per potenziarne gli effetti benefici.
Namah, che in sanscrito significa letteralmente "arrendersi",
"abbandonarsi" e sta ad indicare l'atteggiamento di resa totale del
devoto nei confronti della Divina Volontà.
Śiva, che nell'articolato pantheon induista, è la terza Persona della Trimurti (il triplice aspetto del Divino: creazione, preservazione e dissoluzione), all'interno della quale si distingue per essere il distruttore del falso, dell'ignoranza, dell'ego, delle cattive tendenze. Tuttavia nello Śivaismo l'aspetto ultimo di Dio assume la forma dello stesso
Śiva; così, questo mantra è considerato dallo Śivaita il più completo e
potente in assoluto.
Infine vi è il suffisso -ya che in sanscrito significa "a te".
La formula Om Namah Śivaya si presta sia ad un utilizzo prettamente "mantrico" (semplice ripetizione parlata o mentale) sia ad un impiego in ambito più devozionale, come ad esempio nei bhajan. Molti canti devozionali
dedicati a Śiva (ma non solo) includono all'interno del proprio testo
questo mantra particolare, oppure sono composti esclusivamente da
ripetizioni dello stesso come nel video che trovate qui sotto.
Buon ascolto!
Tiz
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