mercoledì 26 settembre 2012

Ekadasi - L'undicesimo giorno della Luna


La parola Ekadasi (in sanscrito significa "undici") e corrisponde, nel calendario della tradizione vedica (indiana), all'undicesimo giorno della Luna calante e all'undicesimo di quella crescente.
Non sono molti i calendari in occidente che indichino i giorni di Ekadasi poichè il calendario vedico è un calendario lunare, a differenza del nostro, gregoriano, che è un calendario solare.
I giorni di Ekadasi sono quelli in cui liquidi e fluidi corporei tendono a raggiungere il loro massimo picco, per cui è consigliato in questi giorni osservare una dieta semplice e leggera, priva di legumi, carne o pesce, uova. Ridurre o eliminare i cereali e preferire frutta e verdura, succhi, tisane, yogurt e latte.
Per chi non ha particolari problemi di salute è il giorno dedicato al digiuno che inizia dopo la colazione e termina con la colazione del giorno seguente (Dwadasi). Nei calendari indu è spesso indicato per quel giorno un orario - per lo più di primo mattino - in cui 'rompere' la dieta o il digiuno del giorno precedente. In genere è un giorno di 'scioglimento' delle acque.
Secondo la medicina ayurvedica questa pratica è considerata una delle migliori medicine preventive in quanto permette all'organismo di riposarsi ed espellere le tossine in esso accumulate.
Ekadasi inoltre è il momento ideale per dedicarsi alla meditazione e ad ogni gioiosa attività spirituale. Si ritiene che l'elevata presenza di acqua nel corpo stimoli in particolare i sensi e la sensibilità, che diventano più ricettivi, permettendo così di essere più aperti. La Luna è il pianeta governatore della mente (*), ragion per cui le attività meditative sono molto sensibili ad essa.
Il legame Luna-mente è anche il motivo per cui le persone dalla mente instabile tendono ad avere dei picchi di squilibrio in corrispondenza delle fasi di picco lunari.
In particolare, la Luna influenza gli spostamenti della mente fra i chakra, i centri di energia vitale. Nei giorni di Ekadasi la mente tende a sostare rispettivamente nel 4° chakra (per l'Ekadasi di luna calante) e nel 5° chakra (per l'ekadasi di luna crescente), che sono le sue sedi naturali.
Nella tradizione vaishnava (**), meditazione significa principalmente canto dei mantra, per cui i giorni di ekadasi sono giorni adatti per il canto. Una lettera di Srila Prabhupada a Jadurani devi dasi dice : "Dovresti cantare il più possibile. In realtà, Ekadasi significa digiunare e cantare, e nient'altro. Così, quando si digiuna, diventa più facile cantare. In Ekadasi, dunque. bisogna sospendere ogni altro impegno, se possibile, a meno che ci sia qualcosa di molto urgente da fare."
In conclusione alleggerire quindi dieta e impegni, prendersi del tempo per sè, nutrire lo spirito e il cuore, sono le indicazioni fondamentali per i giorni di ekadasi.

Per conoscere le date delle prossime Ekadasi potete consultare un qualsiasi calendario lunare oppure il sito www.ilcerchiodellaluna.it


(*) la 'mente' nella visione vedica è l'aspetto più sottile della materia di cui siamo composti. La mente comprende sia i nostri pensieri che i nostri stati d'animo e le nostre emozioni. Stati d'animo, emozioni e pensieri sorgono in noi in base a quello di cui ci siamo nutriti. Questo vale sia a livello fisico (chi non conosce i cattivi pensieri o i brutti sogni della notte dopo una cena troppo pesante?), sia a livello più sottile, con i pensieri e le emozioni di cui ci nutriamo o di cui ci siamo nutriti. Ognuno di essi porta in noi la sua vibrazione.
(**) vaishnava è chiamato quel ramo dell'induismo che rivolge la sua devozione in particolare a Vishnu/Krishna.

(rielaborazione di una pagina senza restrizioni di Privacy del sito http://www.ilcerchiodellaluna.it/cl_home.htm)


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