Ormai è passato davvero molto tempo da quando ho ricevuto in dono i granuli di Kefir. Inizialmente non avevo idea di cosa fossero, vagamente sapevo che erano molto salutari per il nostro organismo e che il latte che producevano aveva un buon sapore, così ho accettato di provare ad utilizzarli. Ok, la dico tutta, mi piaceva anche l’idea di prendermi cura di un funghetto tibetano :D
Questo fungo in realtà è originario delle regioni del Caucaso e si ritiene sia una delle colture più antiche fra quelle consumate ai giorni nostri. Nel tempo è divenuto molto popolare in Russia, poi è arrivato in Italia dove è conosciuto in diversi modi, tra cui anche con il nome di fungo tibetano, questo perché se ne fa un largo consumo anche in Tibet, soprattutto tra le comunità monastiche.
Si tratta di una bevanda a base di latte, dal sapore molto gradevole, rinfrescante e salutare.
E’ un latte fermentato simile allo yogurt, ma a differenza di quest’ultimo risulta essere più cremoso, leggermente meno acido e più dolce.
Non è un prodotto creato in laboratorio, si tratta invece di una simbiosi naturale di fermenti scoperta e apprezzata dall’uomo già migliaia di anni fa. Kefir infatti deriva da una parola armena, keif, che significa benessere.
Iniziamo quindi a parlare dei benefici che derivano dall’assunzione quotidiana del latte di Kefir.
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