"Come è il cibo, così è la mente; come è la mente, così è il pensiero;
come è il pensiero, così è l’azione”. Sai Baba
come è il pensiero, così è l’azione”. Sai Baba
Quanta saggezza e verità in queste parole! Per
abitudine, o semplice disattenzione, a volte siamo portati ad alimentare
il nostro corpo in modo così poco consapevole e spesso non in linea con
le sue reali necessità. E’ già da tempo riconosciuta, sia dalle antiche
medicine orientali che dalle più moderne scoperte scientifiche, la
capacità del cibo di modificare sia in modo positivo che negativo il
nostro corpo e di conseguenza il suo benessere. Partendo dal presupposto
che il corpo fisico è la sede della nostro Essere Divino, sarebbe
nostro dovere quindi mantenere, per quanto possibile, questo sacro
Tempio in buona salute, scegliendo innanzitutto di nutrirlo anziché
alimentarlo.
In questo può aiutarci una dieta sana ed equilibrata,
in grado di contribuire in modo significativo al benessere e alla
salute
del nostro corpo. Al contrario, delle errate abitudini
alimentari, possono favorire numerosi squilibri che a lungo andare posso
trasformarsi in fattori di rischio per alcuni importanti disturbi.
Sarebbe opportuno quindi imparare, ed iniziare fin da
subito a mettere in atto, alcune semplice regole del mangiar sano ed
una delle quali potrebbe essere preferire sempre verdura e frutta di
stagione, meglio ancora se di produzione locale. Questo perché in genere
ortaggi e frutta coltivati in serra hanno meno proprietà nutritive
rispetto a quelli cresciuti e raccolti al momento giusto, inoltre,
quelli prodotti nelle vicinanze della zona in cui viviamo, avendo subito
i nostri stessi influssi ambientali, sono più vicini al nostro corpo e
più adatti a mantenerne l’equilibrio.
Un’altra buona regola sarebbe quella di leggere bene
le etichette dei prodotti che acquistiamo evitando il più possibile cibi
industriali troppo elaborati, quelli precotti e/o ricchi di additivi
chimici e conservanti. Iniziamo così a mettere in atto dei piccoli passi
per nutrire il nostro corpo in modo più consapevole, potenziando le
nostre difese, prevenendo lo stress, semplicemente sincronizzandoci con i
cicli naturali.
Infine impariamo ad ascoltare i segnali che il nostro
corpo ci invia, a fidarci delle nostre sensazioni e soprattutto delle
tradizioni dei luoghi in cui viviamo, che molto spesso contengono molta
più sapienza di quanto si possa immaginare.
Ad esempio, anticamente, prima della nascita della
farmacologia, per sopperire a carenze nutrizionali, alleviare sintomi di
squilibri nell’organismo o curare alcune malattie, si ricorreva a dei
rimedi naturali che venivano scelti in base al metodo della “segnatura”.
Questo metodo consisteva nello scegliere piante con una somiglianza con
l’organo ammalato oppure con la manifestazione dei suoi sintomi.
Allusioni alla segnatura sono presenti in alcuni scritti di Ippocrate e
Galeno, ma è con Paracelso, che sosteneva che il medico non doveva
assolutamente trascurare la “forma dei semplici” (termine con cui
s’indicavano, in quei tempi, le piante), che questa tecnica prese la
forma di una teoria medica...continua a leggere l'articolo su www.chandrasurya.net
Tiz
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