giovedì 27 dicembre 2012

Bhagavadgita (Hermann Hesse)


Di nuovo giacqui insonne ora dopo ora
di dolore indicibile l'anima colma e ferita.

Fuoco e morte vidi divampare sulla terra,
a migliaia innocenti soffrire, morire e marcire.

E io abiurai la guerra in cuor mio
come il cieco Dio di insensate pene.

Vedi, allora mi risuonò
nell'ora di cupa solitudine il ricordo,

e mi disse le parole di pace
di un antichissimo libro indiano degli dei:

"Guerra e pace sono uguali,
perchè nessuna morte sfiora il regno dello spirito.

Sia che s'alzi la coppa della pace sia che si infranga,
immutato rimane il dolore del mondo.

Per questo combatti e non restare muto,
che tu provi le tue forze è volontà di Dio! 

Conduca pure la tua lotta a mille vittorie,
intatto continua a battere il cuore del mondo".  


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