martedì 7 agosto 2012

6°chakra - Ajna

6° CHAKRA - AJNA

NOME IN SANSCRITO: AJNA
SIGNIFICATO: centro di controllo
SITUATO: al centro della fronte
FUNZIONE: sovrintende alla capacità di visione, all'intuizione, alla chiaroveggenza ed al sesto senso


GHIANDOLE: pineale
ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: Spirito
PLESSO NERVOSO: plesso carotideo

ORGANI E APPARATI: sistema endocrino, occhi, base del cranio e fronte
SENSO: percezioni extrasensoriali
DISFUNZIONI: problemi alla vista, mal di testa, incubi e sinusite
CARENZA: mancanza di sensibilità, scarsa capacità visiva, poca memoria, mancanza d'immaginazione, difficoltà o incapacità di visualizzazione, negazione della realtà, incapacità di vedere il futuro e di elaborare alternative ECCESSO: allucinazioni, illusioni, incubi ricorrenti, difficoltà di concentrazione
DIRITTI FONDAMENTALI: poter vedere
COLORE: indaco
ALIMENTO: sostanze psicotrope
ELEMENTO: luce
PIANETI: Giove, Nettuno

DEMONE: illusione
PIETRE: lapislazzuli, quarzo, zaffiro
STADIO EVOLUTIVO: periodo adolescenziale
METALLO: argento
BIJA MANTRA: AUM
VERBO CORRISPONDENTE: IO VEDO

Il 6° chakra si chiama Ajna, che significa “percepire” e “comandare”. E’ situato al centro della fronte, più o meno in corrispondenza con il terzo occhio. E’ associato con la parte più profonda dell’essere, ciò che realmente siamo, al di là di ciò che abbiamo imparato, al di là delle maschere, al di là della parte superficiale della nostra personalità.
Questa parte più profonda (qualcuno la chiama Sé superiore) sa da dove viene e dove va, ha ben chiaro di avere uno scopo e una missione nella vita.
Quando il sesto chakra è in equilibrio noi siamo a contatto con questa essenza e ci lasciamo guidare dalla sua saggezza, seguendo la strada della nostra evoluzione nel modo più semplice e diretto.
Se il chakra non è in equilibrio, tuttavia, perdiamo il contatto con questa parte: può accaderci allora di vivere solo a un livello più superficiale e materiale, ignorando i nostri compiti esistenziali e il senso ultimo della nostra realtà, o peggio ancora di tacitare con forza le intuizioni sottili che ci provengono da questa parte.
Questo chakra rappresenta inoltre il rapporto che abbiamo con gli aspetti religiosi. Qualunque sia il nostro credo, il chakra è in equilibrio se siamo in armonia con esso e viviamo le pratiche a esso connesse nel modo giusto per noi.
Ma vi può essere tensione tra noi e ciò che abbiamo accettato come religione: magari ci sentiamo forzati a fare qualcosa in cui non crediamo veramente, oppure, al contrario, non ci concediamo una concentrazione religiosa di cui abbiamo, in profondità, veramente bisogno.

Per un 6° chakra equilibrato

Rifletti sul tuo rapporto con la religione. Segui il culto che ti hanno insegnato quando eri piccolo? E con quale convinzione? Forse preferiresti lasciar perdere, o forse invece vorresti avere un rapporto più consapevole e attivo verso la tua religione? O ancora sei più attratto da pratiche orientali, anche se magari non ti concedi la possibilità di approfondirle?
Questi temi ti confondono e per evitare imbarazzi tendi a non pensarci? Hai anche un’altra strada: informati, leggi, parla con altre persone. Dalla confusione potrà sgorgare, dopo un po’, qualcosa di molto vivo.
Spesso sui libri o sulle riviste trovi esercizi di visualizzazione. Non perdere l’occasione ed esercitarti su quelli che ti sembrano interessanti: stimolerai la tua “vista” interiore, profonda e saggia.
Prendi sul serio le tue percezioni: intuizioni, idee strane, “messaggi” che arrivano da chissà dove. Ma non cadere nella superstizione! Come capire se si tratta di un richiamo della tua saggezza interiore oppure della voce delle tue paure o di morbose fantasie? Ricorda che nel primo caso questi messaggi non hanno mai un contenuto pauroso o distruttivo. Se quella che ti arriva è un’indicazione di amore e di pace, che ti lascia dentro un senso profondo di dolcezza e tranquillità, puoi seguirla in tutta sicurezza…

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